Il processo di riforme avviato dal governo birmano del generale Thein Sein, e tra queste la legalizzazione della LND, la promessa di elezioni politiche, l’impegno di scarcerazione di tutti i prigionieri politici e l’allentamento della censura, sembrava aver dato forti segnali di cambiamento che facevano sperare nella democratizzazione del Myanmar (ex Birmania).
Myanmar: è democrazia senza i diritti delle minoranze razziali?
